Dal 2010, la comunità urbana residente in Sitio San Roque, Quezon City si sta riducendo in termini di spazio fisico e di popolazione a causa di una serie di demolizioni per aprire una larga strada che porta al distretto multifunzionale in Quezon City, che include anche un casinò. Oggi, gli imponenti condomini e centri commerciali si stagliano sulle baracche e sui loro abitanti che tuttavia continuano a far valere il loro diritto di avere una casa. Una scelta “estetica” del governo che cerca di eliminare la “bruttezza” delle abitazioni abusive dei più poveri.
La resistenza degli abitanti di San Roque ha così ispirato alcuni artisti filippini. Un progetto recente è stato chiamato “Nasa Puso ang Sitio San Roque”. Una iniziativa di Pong Para-Atman Spongtanyo, Buen Abrigo (che ha ricevuto i Thirteen Artists Awards dal Centro Culturale delle Filippine (PCC) nel 2015), l’artista Kanto che gestisce gli spazi e Sikad, un’organizzazione culturale multidisciplinare che sostiene i diritti dei poveri urbani. Il progetto è una mostra all’aperto, realizzata sui materiale demolito, ma non ancora smaltito o sulle pareti delle baracche in via di demolizione. In particolare si tratta di proposte di arti visive, come murales e sculture, intervallate da conferenze/seminari sull’arte, discussioni educative e attività fai-da-te.
Oltre a questo, una serie di incontri chiamati “Salampak (Sii consapevole): Art Talk & Open Jam” a cui partecipano relatori interessati alla lotta della comunità di Sitio San Roque e ai diversi progetti legati all’arte iniziati in quel quartiere nove anni fa. In una di queste conferenze sull’arte suburbana è nato il Reclamation of Demolished Space through Art di San Roque: arte negli spazi che devono essere demoliti.
L’iniziativa, in certi termini, non è molto differente da quella presa dal PIME a Tondo negli anni settanta, dove gruppi di artisti di strada cominciarono a descrivere le loro lotte per la sopravvivenza attraverso l’arte teatrale e pittorica, culminate nella realizzazione del grande crocifisso degli esclusi appeso alla cappella della parrocchia di San Pablo a Magsaysay Village.