Lake Wood, Maggio 9, 2016 P. Stefano Mosca
Carissimi amici,
Oggi qui nelle Filippine è giorno di elezioni. La gente vota per il nuovo presidente della nazione per i senatori e per i politici locali . Come al solito tanta corruzione, violenza, rapimenti e ammazzamenti e come al solito dinastie familiari al trionfo dappertutto. La gente vuole Duterte un sindaco violento della cittá di Davao che ha ripulito la stessa cittá con il suo squadrone della morte, eliminando fisicamente giornalisti contrari al suo regime, spacciatori di droga, ladri ecc. con esecuzioni sommarie lungo le strade, senza diritto di processo, e prigione. Come vice presidente della nazione rischia di vincere il figlio del defunto dittatore Marcos che sembra sulla stessa linea del padre. Quindi l’accoppiata Duterte – Marcos non prospetta nullla di buono per le Filippine. A questo si aggiungono i soliti brogli elettorali dovute all’uso di macchine per il voto. Hanno scoperto che piú di 20mila macchine sono state sabotate e qualsiasi nome inserisci esce sempre il nome di Roxas candidato dell’attuale partito di governo. Quindi se vincesse Duterte non ci sono problemi ma se vincesse Roxas che è solo al terzo posto delle previsioni c’è il rischio di una insurrezione popolare al grido di “imbroglio!”
Preghiamo che il tutto si risolva nella pace e concordia e che chi vinca porti davvero pace e benessere a questo paese e non violenza e morte che non servono a nessuno.
Proprio perchè oggi è giorno di elezioni noi preti e stranieri siamo disoccupati. La gente si mette in fila dall’alba ai seggi per votare e a volte deve aspettare il suo turno per delle ore. Ma la stanchezza è dovuta principalmente al caldo. Da gennaio ogni giorno senza una goccia di pioggia e 45-50 gradi di caldo spesso afoso per via anche dell’evaporazione dell’acqua del lago. In queste condizioni ogni lavoro diventa tre volte piú faticosa, si deve bere molto per evitare la disidratazione. Intere settimane senza una goccia d’acqua per lavarsi (immaginate l’odore del sudore) o lavare i panni, mentre chi può si compra l’acqua da bere. Con questa siccitá molte malattie, molti cani con rabbia, maiali morti, la semina dei campi bruciata, niente verdure negli orti. Tutti a correre al lago per lavarsi ma l’acqua stagnante piena di sanguisughe e batteri ti riempie il corpo di infezioni della pelle. Molti bevono l’acqua dei ruscelli e la diarrea e l’ameba trionfano.
Anche la corrente elettrica per via della magra dei fiumi viene a mancare e quindi corrente per solo due -tre ore al giorno e questo ha reso difficile il lavoro negli uffici (documenti, certificati), nelle scuole (i nostri corsi Tesda di saldatore, computer, sarta).
Tante sono state le attivitá pastorali da Pasqua ad oggi. Dopo la impegnativa Settimana Santa celebrata da p. Ilario nella chiesa parrocchiale e da me nella cappella di Baking, è finito l’anno scolastico e quindi le 17 scuole della nostra parrocchia hanno celebrato le graduation dei loro studenti dell’ultimo anno richiedendo la S. Messa al prete. Una maratona celebrare queste messe nelle scuole alla presenza di tutti i ragazzi e di qualche genitore anche perchè capitavano spesso tre messe in tre scuole diverse nello stesso giorno, a cui a volte si aggiungeva un funerale o un matrimonio in parrocchia. P. Ilario essendo anziano rinunciava ad aiutarmi. Le ho fatte volentieri perchè è un modo per dire una buona parola a tanti adulti e ragazzi cattolici che non vedi mai a Messa alla domenica e anche a gente delle altre sette che di solito ti ascoltano rispettosi.
Terminate le Graduation Mass la scuola Tesda ha iniziato 4 corsi estivi (saldatore, autista, computer, sarta) a cui la settimana successiva si è aggiunto anche il corso di elettricista e quindi grandi corse in cittá a Pagadian per comprare i materiali occorrenti ad ogni corso.
L’ultima settimana di Aprile, mentre mio padre veniva ricoverato d’urgenza all’ospedale di Ponte San Pietro per un ischemia avuta mentre era in servizio ai pellegrini della Casa Natale di papa Giovanni XXIII a Sotto il Monte, io ero alle prese con piú di cento giovani della nostra parrocchia per una settimana di catechesi sul senso della croce, sul Dio della Misericordia che si è conclusa con un pellegrinaggio a piedi di 15 chilometri verso la Chiesa Giubilare del nostro vicariato a Buug. Lungo il cammino i ragazzi hanno portato in mano per piú di 5 chilometri un sasso grosso pesante quanto i loro peccati e giunti ad una collinetta molto fangosa sono saliti, tra scivolate e cadute, alla cima e hanno lasciato il loro sasso ai piedi della croce di legno che portavamo in pellegrinaggio e piazzata in quel posto per l’occasione. Giunti poi ad una piccola fonte d’acqua i ragazzi si sono lavati i piedi a vicenda e ognuno ha ricevuto un pezzo di pane che ha spezzato e ha dato da mangiare al compagno a cui ha lavato i piedi, quasi a ricordarci che il vero amico è quello che, come Gesú, si sporca le mani per te e per il tuo bene e spezza la sua vita e la offre perchè tu abbia vita e dignitá. Giunti ormai nelle vicinanze della Chiesa Giubilare ci siamo fermati ad una piccola sorgente e ognuno si è rinfrescato la faccia e gli occhi (simbolo di riacquistare la fede) ed ha indossato una maglietta bianca simbolo del battesimo.
Il sabato successivo abbiamo ripetuto il pellegrinaggio alla Chiesa Giubilare di Buug con gli adulti della parrocchia. Questa volta il cammino è stato solo di tre chilometri per favorire anche gli anziani a parteciparvi ma abbiamo celebrato tutti i vari riti simbolici come coi giovani la settimana precedente. Un 150 adulti hanno partecipato al pellegrinaggio.
Un’ultima attivitá che ci ha impegnato parecchio è stato il Festival dei Chierichetti del nostro Vicariato celebrato quattro giorni fa nella nostra parrocchia di Lake Wood. 250 chierichetti, provenienti dalle 4 parrocchie del Vicariato, hanno vissuto due giorni nel compound della nostra parrocchia (anche se con difficoltá di acqua e corrente) riflettendo sull’Eucaristia, sul senso del loro servire all’altare, facendo pratica di come servire la S. Messa .
Come vedete tante attivitá estive che hanno messo a dura prova il nostro fisico e non è ancora finita. Superattivi, straimpegnati, stanchi ma col cuore contento di servire il Signore. A tutti questi impegni si aggiungeva anche la preoccupazione per la salute del mio papá. Infatti dopo l’ischemia del 25 Aprile scorso gli hanno trovato la carotide chiusa per l’80% e quella era la causa dell’ischemia. Quindi trasferito all’ospedale di Monza è stato operato venerdí scorso per la pulizia della carotide e nonostante una fibrillazione al cuore durante l’operazione, problema che ha indotto i dottori a lasciarlo in sala di rianimazione sotto osservazione una intera notte, ora è in reparto e sta meglio. Tra l’altro si avvicina il suo 74esimo compleanno il prossimo Maggio 12. Vi chiedo una preghiera per lui che si rimetta presto e magari possa fare un’altra visita qui nelle Filippine.
Beh vi ho detto tutto e la lettera si è allungata, chi è arrivato fin qui vuol dire che era davvero interessato a conoscere la nostra vita di missione qui a Lake Wood, chi non ce l’ha fatta, pazienza, può sempre leggerla in piú volte. Per intanto vi saluto e vi abbraccio,
Continuate a sostenerci soprattutto con la preghiera…
P. Stefano Mosca