Il presidente Rodrigo Duterte ha pronunciato il sesto, ultimo e il più lungo discorso (tre ore) sullo stato della nazione. Discorso criticato per aver detto troppo poco sulle relazioni con la Cina.
Dopo la vittoria davanti alla Corte Arbitrale Internazionale che si era pronunciata a favore delle Filippine nel suo caso contro la Cina, circa lo sconfinamento di navi cinesi nel mare occidentale delle Filippine, Duterte aveva persino promesso di guidare una moto d’acqua – jet ski-verso le isole contese per piantare là la bandiera delle Filippine.
Duterte si è limitato a dire, in un misto di filippino e inglese. : “Cosa farò con un documento che non vincola la Cina perché (la Cina) non ha mai fatto parte di quell’arbitrato. Vogliono che faccia una guerra? Volete la guerra contro la Cina?”.
Ha poi ricordato il debito con la Cina che ha donato circa 1,5 milioni di dosi di vaccino contro il COVID alle Filippine. A poi continuato: “Puoi essere certo che sarò tuo amico, un vero amico e morirò per te”.
Ha detto anche che secondo recenti statistiche (Philippine Statistics Authority), il paese ha ricevuto solo 3,2 miliardi di dollari di investimenti cinesi dal 2016 al 2020. Questo, tuttavia, mentre gli investimenti diretti esteri da Giappone, Stati Uniti e UE dal 2016 al primo trimestre del 2021 sono raddoppiati da 2,79 miliardi di dollari a 6,51 dollari. miliardi.
Leggendo i dati degli investimenti stranieri dal 2020 al 2021 il quadro sembra molto diverso.
Nel suo ultimo SONA, Duterte, come sempre fa, ha poi preso in giro la Corte Penale Internazionale (ICC International Criminal Court) e ha ordinato alle forze statali di continuare a uccidere i comunisti, dicendo: “Se li vedete andare in giro, per favore sparate loro a morte e sarò felice“.
Ha inoltre affermato che l’ICC può protocollare il suo indirizzo e ha aggiunto che comunque ucciderà coloro che distruggono il paese.
Parlando poi del suo fiore all’occhiello, la guerra contro il mercato della droga (che ha portato all’uccisione di non meno di 30.000 persone) ha fatto capire che per eliminarlo del tutto non si può fare a meno di uccidere anche tutti quelli che usano la droga.
Sulla Chiesa Cattolica Duterte non ha detto niente durante la SONA. La Chiesa Cattolica ha sempre avuto rapporti complicati con questo presidente, soprattutto quando essa criticava la sua “guerra alla droga” attirando su di sè la sa sua ira e le accuse di sedizione e della immoralità dei preti.