Londra 24-3-1969 Cristo Regni ! BUONA PASQUA A TUTTI ! Miei cari, incomincio a “gustare” la vita londinese, proprio perché capisco qualcosa di più della lingua inglese. A scuola, sia i professori come i miei compagni dicono che sono il più bravo ! Me ne importa … niente di quello che possono pensare loro… Nella mia testa ci sono altri pensieri più importanti … …… per badare alle lodi umane. Fra tutti questi miei pensieri, domina il seguente: avranno la forza d’animo i miei cari genitori di benedirmi mentre starò per partire? – Forse io sconosco la loro generosità, anche se conosco bene ed apprezzo la loro bontà e tutti i loro sacrifici. Io mi sto preparando a questo distacco. Anche per me è duro, ma è… necessario! Non so immaginarmi un altro modo – per il momento – con cui spendere e sacrificare la mia vita. Io sono pronto a tutto, anche a versare il mio sangue. Sento di amare la Chiesa ed il suo fondatore come non mai ! Sento di poter tentare tutto per il suo trionfo. Sento di dover condividere i sui travagli, le sue pene, il suo martirio quotidiano. Sento di rispettare, venerare, amare il Sommo Pontefice come l’unica guida per la retta coscienza. Miei cari, se vi scrivo così e …”queste cose” è perché sono convinto che voi non soltanto mi capite, ma anche fareste lo stesso al mio posto. Se vi scrivo che vi amo, è perché, non solo siete i miei genitori, ma anche perché avete approvato, seguito la mia vocazione ed anche siete disposti ad un totale sacrificio. Se vi scrivo che “sto bene” non significa che soltanto il mio corpo, la mia salute procedono bene , ma specialmente il mio spirito, il mio stato d’animo, tutte le mie disposizioni si trovano nelle condizioni migliori per seguire fino in fondo la mia chiamata. E voi dovete pensarmi così, e dovete gioire per questo. Ringraziamo ogni giorno il Signore per i suoi doni e… “fruttifichiamoli, traffichiamoli” come “servi buoni e fedeli” Come era bella la vostra lettera. Ho ammirato molto quanto il papà scrive a riguardo di Graziella “B”: “brava, gentile e buona”! Proprio quello che si potrebbe dire di Giuseppe.. Come è bella Graziella! Essa mia mandato una sua foto. L’ho fatta vedere ai miei amici inglesi e tutti hanno detto: magnifica e bellissima” ! – Altrettanto mi sono commosso guardando Santuccia. Anche la foto di Santuccia ho mostrato e tutti dicevano “ Lovely “, cioè graziosa, incantevole. Chissa come saranno contenti Gaetano ed Ignazina ! Adesso sto aspettando le foto dei miei nipotini. ! Mi raccomando ::: che siano belle ! …altrimenti non piaceranno agli… inglesi. ! Come vedete ci sono delle foto nuove. E’ una storia triste. Essa è italiana (Firenze), lui inglese. Si sono sposati durante la guerra. E’ nata Joan (Giovanna). Però subito cominciarono i guai : lui da 15 anni paralizzato ed inchiodato “in quel letto”, giovanna con l’asma cronica, non esce mai di casa, soffre ed è anche molto triste… Ha 21 anni ! Parlo sempre di voi ad essi. Essi vi salutano. Papà, scrivi a parte un altro foglio, indirizzandolo ad essi e ringraziandoli per le foto che vi hanno mandato. Scrivi così: Stim.ma Famiglia Hodgson… Passo ai saluti, incominciando da lontano…Aci Bonaccorsi., poi S.Pietro Clarenza ( tutti, anche il gatto se ci fosse ! ), mia cognata, specialmente Graziella “A”, la prima pietra preziosa, la prima “grazia”, miei nipotini, mio zio, mie zie, cugini e cugine, compare Vincenzo… Genia e …Nonna Rosaria. Ciao nonna, un bacione. Vostro sempre P.Santo Papà, per favore fammi sapere l’indirizzo di cugino Angelo, ex-maresciallo.Cristo Regni ! Londra 29 – 9 – 1969 Miei cari, tutti, senza esitazione affermo che le lettere ricevute, da un po’ tutte le parti d’Italia, sono tutte belle, ma le più belle sono quelle scritte da voi. C’è qualche frase che starebbe bene accanto ad una “orazione” della S:Messa. Qualche vostra espressione potrebbe essere citata e pubblicata su una rivista missionaria, come esempio di genitori che hanno “donato”, capito ed atteso il momento “misterioso” del lavoro missionario del loro figliuolo. Sono pazzamente orgoglioso dei miei genitori Non avrei mai potuto sognare di scrivere “queste cose” ai miei genitori, quando lavoravo accanto a mio papà, nel giardino o “ nnà papira, scatinannu e cariannu petri”; quando mia nonna mi “obbligava” a pulire “a stadda o a carricari a scecca”; quando mia nonna “mi legava” per impedirmi di scappare fuori… Ero matto per il pallone, ma consumavo troppe scarpe. Eccomi qui adesso, carico di responsabilità, mentre attendo di lasciare Londra per altri più sognati posti. Altri amici mi circondano: altre sincere e care persone che capiscono i tuoi rischi, intuiscono i tuoi sentimenti, che si sforzano di alleviare le tue pene e forse sono pronte a dividere la tua stessa fatica. Una ragazza irlandese mi aveva promesso di darmi il suo abito da sposa, quando si sarebbe sposata. Ha mantenuta la parola. E’ venuta e mi detto:”Ecco il mio abito da sposa. Portalo con te nella tua missione. Desidererei che lo indossasse un’altra ragazza che ne avrà bisogno”. Parole semplici, disinteressare, cristiane. Una giovane coppia di sposi non solo mi regalato di passare un pomeriggio con loro, ma anche mi ha messo dei soldi in tasca dicendomi: “Ne avrai bisogno sempre, anche se non sono la cosa più importane della vita.” Ed in un’altra famiglia, che io avevo visitato, mi dicevano: “Oh! Grazie Padre, grazie di cuore ! Non veniva un prete a casa nostra da dieci anni, da quando siamo venuti a Lontra. Lei ci ha fatto ridere, ma anche riflettere”. Potrei continuare così e non finirei mai e mai. Non è vero che il prete è passato di moda. Forse quello “troppi soldi” . “troppe comodità”, “troppe …chiacchiere”… Questo sì , è passato di moda, non ha più senso per un mondo che vive soltanto di traguardi terreni. Cari genitori, cognate, fratelli, zio, zie, e cugini non dimenticatevi di pregare per me. A te cara nonna Rosaria, mentre si avvicina il giorno del tuo onomastico (il 7 ottobre),ti prego di offrire le tue sofferenze per il trionfo del bene sul male, per l’opera di tutti i missionari e per l’avvento del Regno di Dio. Cari genitori, spero di essere a Roma per il
2 dicembre per firmare ed ottenere il “Visa” per le Filippine. Mi ha scritto una bella lettera P.Lombardo, il dott.Condorelli, il Cav. Costante. Ringrazio tutti. Ricordo tutti. Mi ha scritto anche Graziella “B”, che al solito è “graziosa” anche nello scrivere. Saluto tutti. Tanti bacioni ai miei nipotini. E a tutti voi. Sempre grate le tue brevi parole, cara mamma. Sempre vostro P.Santo (Senza data) Carissimi miei genitori, Vi ho lasciato questo mio scritto appunto perché sento nel mio cuore quello che vi scrivo… Non solo sento… ma vivo… Non sono un crudele né uno smemorato né un ingrato… Io solo posso comprendervi, appunto perché vi lascio… Se vi lascio non ho intenzione di farlo come certi cattivi figli, i quali abbandonano i loro genitori per non volerli vedere più, in quanto dicono che i richiami dei loro cari li urtano…! Io, no ! Non vi lascio per questo, ma per seguire decisamente la volontà di Dio, la quale è il mio “ pane quotidiano”…. Vi lascio per poco, sicuri , come tutti siamo , di tendere con tutte le nostre forze nella patria divina…. Porterò sempre, nella mia mente impressa la vostra soave figura, e nel mio cuore il vostro amore. Seppiatelo: nessuno comprende, maggiormente di un figlio missionario, il cuore dei propri genitori. Solo lui sa cosa stanno per fare i propri cari… E’ il massimo sacrificio, il più completo dono, la più sublime offerta che essi possono umanamente rendere a Dio… Con lui hanno dato tutto: il più bel frutto della loro vita matrimoniale. E allora ci può essere una ricompensa meschina ad un tale dono ? Dio non si lascia vincere in generosità dagli uomini. E per questo quale sarà mai quella corona immarcescilibe che vi donerà Dio ? Adesso permettimi, caro papà, che io risponda al tuo desiderio: “Io ti volevo qui”. E’ vero, è giusto, è doveroso; non lo posso rimproverare, ma dimmi, caro papà: Si può resistere alla chiamata di Dio ? Stai bene attento: se fosse stato un uomo a dirmi di seguirlo non so dove io potevo rifiutarmi::: ma dal momento che quest’uomo-(Dio) è Gesù, chi può rifiutarsi ?!… Dio mi ha scelto perché mi ama, ed io gli rispondo perché lo riamo… Se mi dici: “Ma come chiama Dio?” Hanno parlato i miei Superiori per Lui … e ciò è sufficiente. Così Dio mi ha plasmato suo missionario, ed eccomi che mi ha invitato… io non ho resistito e l’ho seguito… Chiamerete ingiusto, cari genitori, colui che si è donato a Dio ed alle anime ? Chiamerete pazzo colui che ha abbandonato il tempo per seguire l’Eternità ? Colui che ha dato un calcio alle ciance di questo mostruoso mondo di peccato, per rispondere alle carezze di Dio ? Ho capito questo: devo lavorare per l’eternità. Lo so, miei cari. Ogni vocazione apostolica o missionaria domanda generosità. Duplice generosità; in chi risponde alla chiamata divina, ed in chi dà il suo assenso per rendere meno gravoso il sì dei propri figli. Voi dovete rendermi più leggero il mio sì… Come ? Aiutandomi, incoraggiandomi, pregando sempre per me ed anche soffrendo. Ricordatelo: la vocazione missionaria è il più prezioso dono che Dio può fare alle anime di sua predilezione. Nessun uomo, il più felice e soddisfatto,può essere più beato di voi. Credetemi: un figlio missionario vale più di tutti i missili e bombe atomiche della Russia ed America. Voi mi avete capito e sono certo che sarete generosi, ma non per questo dimentico di osservare il vostro cuore. Quel cuore che è fatto di carne umana, e per questo non può non “piangere di pietà”. E’ proprio per ciò che io non esiterei a mettere l’aureola d’eroismo, con cui si circonda il missionario, sul vostro capo; di voi, cari, che coscientemente offrite al servizio di Dio, un vostro figlio. Non lo state perdendo…è tutto donato a Dio ! Se mi dite: “Qui stiamo ridiventando pagani… è qui che bisogna rievangelizzare…” Sì… è vero… A poco a poco affondiamo sempre di più nel materialismo, nella ricerca di piaceri: per non soccombere bisogna ritornare ad una vita più pura, una vita di dedizione e di sacrificio…. Se non ci riprendiamo, il nostro materialismo spalancherà le porte al marxismo (comunismo) ed annienterà ogni libertà… sarà la fine ! Una bestia spaventosamente grande e orribilmente brutta è alle porte della nostra Europa: la Russia.. Ritorniamo all’argomento. Se qui la gente sta affogando, perché te ne vai ? Cari, se la gente dei nostri paesi sta crepando è essa stessa che lo vuole, è essa stessa che, senza tanti scrupoli, si compiace di sguazzare freneticamente in mezzo al fango; essa stessa, con le sue stesse mani, prende ed avidamente si nutre di cibi solo degni dei maiali…. Ma quell’altra gente lontana, che noi sappiamo che muore ogni giorno ingiustamente non meglio di un cane… scompare senza che nessuno abbia loro detto: un Uomo-Dio è il tuo Redentore…! E’ del tutto inumano lasciar crepare così… Chi non freme ed agisce ha un cuore di dura pietra… Io, alle volte , darei cento calci a coloro che beatamente se la spassano sicuri del loro pane, spensierati, soddisfatti dei loro piani raggiunti….. Oh! … quanta gente geme sotto la cappa della più nera miseria….! La nostra gente si muove e vive nel fango, perché lo vuole, ma in tante altre parti depresse mondo, si è costretti a vivere nella “sporcizia”… Io sono uno di quelli che sentono e vivono giornalmente questa ingiustizia. E’ vero: io voglio e devo soccorrere quelli più poveri di me: è un imperativo che volontariamente mi sono posto e devo risolverlo, realizzarlo… Non cerco avventure, non voglio essere un avventuriero, un esploratore, piuttosto un conquistatore, un cacciatore di anime; un cacciatore indomito e coraggioso; un cacciatore “testardo”… Non cerco la fama, la popolarità: bramo esclusivamente l’avvento del regno di Dio e l’impero della sua giustizia in tutto il mondo. Sono talmente preso di Dio, qualora rinascessi di nuovo, dopo morto, ritornerei a servirlo come suo ministro… Non credo si possa desiderare altro da uno che è stato da tutta l’eternità prescelto per un compito unicamente il più sublime servire Dio, amarlo nei fratelli. Pregate per me… ! ! Santo ( Conservate bene questa lettera…!) Grazie Cristo Regni ! Fr.Santo Di Guardo, Catholic Rectory, Siocon – Zamboanga del Norte Philippines.
5 – 7 – 1970 Cari Amici, da un po’ di tempo sono costretto a battere a macchina contemporaneamente diverse copie di una stessa lettera, da indirizzare a diversi amici in diverse direzioni, per diversi scopi ! E’ una disdetta che non riesco più a mantenere le mie promesse… Vorrei scrivere di più, ma mi è impossibile. Uno dei motivi che mi ha spinto a scrivere contemporaneamente tante lettere, è il seguente: la somiglianza delle domande da parte vostra. Mi viene chiesto, fra l’altro: 1 ) Come si trova tra gente di diversi costumi ? Momentaneamente “spaesato”, disorientato, attento e vigilante, riservato, un po’ preoccupato per quello che vedo ed incomincio a capire. Se debbo considerare i cattolici che mi circondano, mi rattrista il pensiero che non vedo in essi i “seguaci di Cristo”, ma dei “formalistici esecutori” della Buona Novella. Se debbo considerare i pagani (i mussulmani specialmente), mi si stringe il cuore, mi viene da piangere… Possibile che non si riesce ancora a far penetrare la parola di Dio in mezzo a loro ? ! Che misteri ! Come potrebbe essere più bello vivere il cristianesimo dalle nostre parti, se tutti ci impegnassimo sul serio a viverlo meglio! Che fortuna la vostra.!!!. Il solo vedere un’unità di culto, di fede, di cuori, dovrebbe bastare a rendere felici tutti. Ma qui è così diverso! Oh Dio mio! Quei centinaia di pagani che incontro, andando per le vie o ritornando da una missione, mi fanno pensare e soffrire contemporaneamente. Non ci salutiamo, non ci guardiamo, non ci “vediamo” neppure. Sembriamo destinati a menare due vite del tutto differenti. Sembra che per noi non possa esistere un unico porto, un’unica meta, un unico fine. Eppure io sento tutto il desiderio di andare incontro a loro e gridare: Ma sappiate che noi ci possiamo capire, ci possiamo amare in modo diverso, ci possiamo aiutare, ci possiamo incontrare in un’unica persona Cristo! Come mi sento piccolo di fronte alle imperscrutabili vie di Dio ! 2 ) Qual è il lavoro che le costa di più ? Senza dubbio imparare un’altra lingua, del tutto diversa dall’italiano e dall’inglese. Sei giorni su sette sono sempre impegnati per studiare e studiare. Oh! Mamma mia , che barba !! Ciò durerà almeno per un intero anno. La gente che mi circonda non si rende conto dello sforzo che mi si domanda per adempiere a questo mio dovere. Per loro io già dovrei poter parlare … speditamente… Che semplicioni che sono ! 3 ) Dove trascorse la sua prima Pasqua ? In un villaggio chiamato Sirawai, dove mai era stata celebrata intera la settimana santa e la domenica di Resurrezione. L gioia di quella povera gente era trasparentissima. Si sentivano onorati che due missionari si trovassero contemporaneamente in mezzo a loro. Per questo si mostrarono generosissimi. Non ci fecero mancare nulla. Questo ci portava noci di cocco; quello “kamote” (specie di patate); quell’altro banane, santol, pigna, lemonsito, papayas, avocado… Le vittime principali di quei giorni furono…i porci.! Oh! Quanti ne ammazzarono! Io che in quei giorni avevo incominciato a …digiunare per dimagrire, mi son trovato a mal partito. Il guaio che portano al “pari”(sacerdote) le parti migliori! Pancia mia, fatti…”capanna” !!! 4 ) E’ vero che il missionario soffre molto ? Io personalmente penso che un missionario che abbia avuto la forza , con l’aiuto di Dio, di partire e di lasciare i suoi genitori,è già allenato e capace di affrontare qualsiasi difficoltà. Se il missionario parla poco delle sue pene, si deve al fatto che , come Cristo, ha scelto una croce pesante e desidera portarla senza “pubblicizzarla”, per timore di perderne il merito, che viene da “Colui che vede nel segreto e nel segreto vorrà ricompensarti.” La mia personale opinione riguardo a quello che potrebbe causare sofferenza ad un missionario, è questa: non esiste causa di maggior sofferenza per un missionario di questa: di vedere amato poco Dio perché poco conosciuto ! Gentili Rosaria ( la piccola… ma più alta ! ) e M.Carmela ( la grande ), aggiungo queste altre poche righe perché la mia lettera vi possa apparire più personale.: Spero di non sbagliarmi più riguardo alla vostra identità ! Non so come ringraziarvi della vostra bella lettera. L trovo così umana e piena di giuste preoccupazioni. No, non posso nascondervi niente, so benissimo che voi mi capireste., almeno nei miei intenti. Questa è la seconda lettera che vi scrivo, mentre a mia cugina ho scritto una volta sola; a Graziella… nessuna lettera; a P.Somma una cartolina. Come sono diventato cattivo ! Povera Graziella, si deve accontentare delle notizie che invio ai miei genitori ad a voi. Attualmente viviamo tra i… pericoli dell’acqua. Piove da non immaginarselo neppure. Le… strade (che non esistono) sono impraticabili. Se si cammina senza una precisa direzione, si finisce, come me, in un canale… Mancava poco che dovessi chiamare aiuto. Comunque, anche se l’acqua mi era ormai arrivata oltre la vita, sono riuscito lo stesso a liberarmi da quel pantano. Dio ci salvi dagli…acquitrini ! La gente, vedendomi passare, mi chiedeva cosa mi fosse successo… Oh! Niente… solo che sono stato un po’ presuntuoso come S.Pietro che voleva camminare sulle acque ed eccone il risultato; fu la mia risposta. Voi mi avete chiesto come si spiega che in una mia precedente foto sto indossando un…maglione. Semplice: La foto fu scattata ad Hong Kong. Qui è diverso. Anche se sta piovendo c’è …più caldo di …sempre. Le Filippine sono un paese tutto a sé, riguardo al clima, ma non soltanto riguardo a questo. Mi avete anche chiesto se non è pericoloso inviare pacchi… Altro che… Non li riceverei mai. Ed allora ?! Quando è possibile, è cento volte preferibile mandare un’offerta, sempre tramite Napoli. Spero al più presto di mandare anche qualche foto a mia cugina ed a Graziella. Vi ringrazio per quello che fate per i miei cari, specialmente per la mia nonna, tanto cara al mio cuore. Si chiama Rosaria, come la…piccola, ma più alta. Qui metto quasi punto, ma non per dimenticarvi, anzi… Certo che prego per voi. Non sempre si riesce ad esprimere la propria gratitudine, come si vorrebbe, se non ci fossero a nostra disposizione queste semplici parole: “ Il Signore, che è grande, vi ricompensi come meritate” Un saluto a tutti, specialmente ai miei cugini, Graziella e familiari tutti, P.Somma. Di cuore, sempre vostro in Xsto P.Santo. Cristo Regni !
Sirawai, 20.06.1971 Gentili Signorine, non scrivo neppure la data dell’ultima vostra lettera, perché mi …vergogno un poco… In verità è passato più di un mese, non è vero? Non penso che questo mio ritardo sia stato interpretato da voi come una dimenticanza. Tutt’altro ! Vi ho sempre pensato. Come potrei dimenticarmi se tante cose che mi circondano, non fanno altro che parlare di voi, ricordarmi voi ? L’ultimo vostro dono è l’arrivo di “Famiglia Cristiana”. Io ancora non l’ho vista, perché mi trovo a lavorare fuori del centro. Ma mi è stato riferito dal mio parroco, P.Biffi, che mi sono arrivati tre numeri di Famiglia Cristiana alcuni giorni fa. Oggi è domenica. Domani spero di imbarcarmi o di viaggiare con una jeep, per recarmi al centro.Non vedo l’ora di poter leggere qualcosa di completamente italiano. Così dopo “Frate Indovino” arriva “Sorella Famiglia” ! Vi dicevo che oggi è domenica, una bella domenica, perché è il giorno della prima comunione di un gruppo di bambini e di bambine da me preparati. Sono 51. E’ una gran bella soddisfazione per me, perché li ho preparato usando il loro dialetto. Qualche volta sbagliavo l’accento o la pronunzia… I ragazzi si divertivano un mondo. Vi assicuro però che di… parolacce non ne ho detto. Adesso mi son fatto coraggio e spero di continuare questo lavoro. Con i bambini, è facile, in seguito, “acchiappare” anche i genitori. Pochi, pochissimi di loro vengono a Messa. Io “utilizzo” i bambini per attirare i genitori. Istruisco i bambini per arrivare ai genitori, che sono restii a farsi istruire. Parlo, interrogo i bambini, durante la Messa, per far capire ai grandi che sono tanto ma tanto ignoranti, più ignoranti dei loro bambini. Vi assicuro che non è un bel divertimento, quanto piuttosto una sfacchinata. Si deve partire da …zero, e poi continuare, adagio adagino, con più pazienza di quella del santo Giobbe, fino a fare più di un salto mortale per immettere nelle zucche di tanta gente qualche buon principio cristiano. Cosa dobbiamo fare noi missionari, qui, in questo ambiente? Quale è il lavoro numero uno In questa zona? Non si scappa: vivere davvero la vita da preti, senza tergiversazioni di nessuna sorte. Le nostre parole non possono assolutamente fare alcuna presa, se il Signore non le fa penetrare nelle zucche degli uomini. Il Signore compie questi miracoli, quando vuole e come vuole, ma spesso si serve dell’esempio del sacerdote per trasformare completamente dall’interno l’uomo che viveva solo di desideri di carne. Non riesco ancora a capire come tanti non capiscono che è solo di fronte al sacerdote santo Che la gente s’inchina. I pagani o i cristiani,che non lo sono stati mai, non temono il sacerdote dotto, né quello erudito, neppure quello che grida, che mette su un sacco o due di iniziative, quanto piuttosto quello che sa piegare , ogni giorno, le sue ginocchia davanti all’altare e sa aspettare dentro il confessionale, per ore e ore, senza che nessuno venga a confessarsi. Egli uscirà dal confessionale , sudato e arrossato, con la consolazione di vedere pochissime anime dentro la cappella. Egli incomincerà a parlare sulla messa, dare istruzioni, ma sembra a lui che quelle poche anime abbiano tutt’altro da pensare che quello che tu stai dicendo loro. Perché ? Semplice. Essi mancano della più elementare conoscenza della dottrina cristiana. Non ti capiscono. Sembra la fine del mondo. Ecco bisogna andare ai …bambini, per abituare loro ad essere cristiani. Ed i grandi? Non voglio esagerare, ma vorrei paragonarli ai tanti cristiani d’Italia, i quali, non frequentando assiduamente o quasi mai o mai del tutto, la Chiesa, praticamente si trovano in uno stato di ignoranza, paragonabile a quella di questi cristiani. Noi ci sacrifichiamo fino allo spasimo per dare un vero tono di cristianità a questa gente. Essi, per adesso, non si rendono conto di quasi nulla, ma noi lavoriamo per il futuro della chiesa filippina. Riusciremo a cambiare ben poco in venti anni, secondo il contratto stipulato con il Vescovo filippino della nostra diocesi, ma se questo “poco” è saputo ben fare, potrebbe diventare quel “lievito “ del Vangelo che muoverà tutta la massa. Bisogna vivere di fede: E’ Dio che irriga, muove e converte. Noi seminiamo, spargiamo la parola di Dio. Intanto incominciano a venire delle Piccole consolazioni. Eccone una. Una donna qualche giorno fa mi disse:”Padre, noi vi siamo grati tanto, perché voi preti stranieri siete disinteressati, vi impegnate a fondo e non siete facili a cadere in tentazioni, e per causa di una donna, abbandonare il vostro sacerdozio.” Non si vive qui in attesa di simili…scarne soddisfazioni… Si vive qui principalmente perché lo vuole Dio. Egli sa che cosa dovrebbe diventare questa nazione, che è la sola cristiana in tutta l’Asia. Adesso, che vi ho accennato un po’ ad un lavoro spirituale, che deve essere fatto da me, in questa zona delle Filippine, non posso che sollecitarvi a darvi da fare ed offrire le vostre piccole o grandi sofferenze al Signore per un vero e profondo lavoro del Signore in questo immenso campo della vigna del Signore. Ho già scritto ai miei genitori; ho scritto ai miei cugini; ho scritto anche al mio padrino di cresima. Spero che essi abbiano ricevuto le mie lettere. In questo momento la mia mente vola e vola e vola verso via Cap.Navarria, dove la sempre vigile Graziella attende notizie un po’ da dovunque. Così da Roma… drinn! drinn! Hallo! Pronto ! Chi parla? … E’ Giuseppe che riferisce le ultime notizie del missionario… Poco dopo una macchina si ferma davanti alla sua casa… Ecco che arriva mamma Angela e papà Angelo… Altre notizie del missionario… Ancora poco dopo, arrivano a casa sua i miei cugini…ed altre notizie! Finalmente è il vostro turno… Ed allora, salutatemi tanto Graziella e tutti quanti i suoi familiari. Non dimenticatevi di porgere i miei particolari saluti a P. Consoli Alfio. E per finire, arrivederci a tutti. Il Signore sia con voi tutti ora e sempre. Non dimenticatevi mai di me. Spargete questa notizia: il missionario ha bisogno delle vostre preghiere e sofferenze. Grazie. Un saluto a P.Somma. Poi un bacio ai miei genitori, specialmente a mia nonna, ai miei fratelli, ai miei cugini, alle mie cognate, nipotini e tutti, tutti. Un bacione ad Alfina. Con sincerità sempre vostro P.Santo. Cristo Regni…COME PUO’ Siocon, è questa la data più attesa:
24, Domenica, Gennaio,1972. Miei carissimi genitori, sto ballando di gioia! Non riesco neppure a scrivere.. ballo sulla sedia…. HO RICEVUTO FINALMENTE LA BELLEZZA DI 25 LETTERE,CARTOLINE, BIGLETTINI… Mi sono arrivate TANTE FAMIGLIE CRISTIANE…Ma la cosa più bella ed attesa è stata la vostra lettera ed un’altra di Pippo. Che piacere. Specialmente la lettera di Pippo mi ha fatto ridere e ridere… Come è bravo Giuseppe! Mi ha fatto dimenticare, dico dimenticare, di essere nelle Filippine, in mezzo ai tifoni, alla pioggia, alle tempeste, al fango, ai poveracci Lo ripeterò sempre , le vostre lettere sono come un rinfresco, un profumo di zagara, una poesia di sentimenti nobili, amabili ed affettuosissimi. Sia gloria a Dio che oggi mi ha dato la possibilità di leggervi e sentire le vostre voci, che da tempo mi mancavano. Il Signore è grande e buono. Sia lodato il suo Nome. Ora e sempre. Ho ricevuto anche tante altre lettere da amici. Una fra tutte la lettera delle Signorine Giuffrida, che come sempre, SUPERANO tutti nel confessarmi la loro devozione, con l’impegno delle loro preghiere, delle loro offerte, del loro nuovo abbonamento, delle loro numerosissime lettere, delle loro filiali, affettuose e sincere parole. Io sono confuso di fronte a tanta generosità e non riesco perché il Signore non “crei”tante altre anime come quelle, per alleviare tante pene in questo mondo. Caro papà e cara mamma, vi ho scritto alcuni giorni fa un’altra lettera di conforto e di assicuramento del mio ottimo stato di forma. Il papà continua a chiedermi come va con lo stomaco… Beh, non preoccupatevi perché non c’è nulla di serio. Certo, cosa volete che vi scriva…delle bugie? Si soffre un poco… Ma è inutile mettersi a scrivere queste cose, dal momento che il Signore ci ha ammoniti di pubblicare quello che deve conoscere solo il SUO PADRE CELESTE. Come potremmo ricevere una ricompensa se ci mettiamo a lesinare la comprensione degli uomini?! Ma quello che più conta è che non ci può essere redenzione senza sacrificio. Quello che di noi missionari stranieri, resterà per sempre in queste terre lontane, è il nostro buon esempio. Il resto volerà via… così…Fuuu!!! Mi ha commosso sapere che il mio SUPERIORE GENERALE è venuto a casa vostra . Certo che è un grande onore! Se non vi fu detto, sappiate che è stato rieletto Superiore Generale del PIME per la seconda volta. Consecutiva. Ciò vuol dire che si tratta di una persona più unica che rara. E’ stato lui a volere che io partissi. Fu lui a destinarmi nelle Filippine. E’ stato lui a volere che io studiassi subito il dialetto della mia missione. Adesso mi trovo bene. Sono ormai da un anno e mezzo in questa missione di Siocon. In dieci mesi riuscii ad imparare un poco questo dialetto del popolo Bisava. Posso adesso, con una certa comodità e facilità, comunicare con tutti. E’ bellissimo! Ci si capisce… E’ qualcosa che voi non potreste capire… Parlo con tutti: bambini, ignoranti, dotti, ingegneri, dottori… Predico, chiacchiero, insegno il catechismo sempre in binisaya. La gente non fa che chiedermi: “Da quanto tempo sei nelle Filippine?” – Da due anni! Quasi increduli, mi chiedono ancora: “Da quanto tempo hai incominciato a studiare il nostro dialetto?”- Da dieci mesi! -Ancora più increduli esclamano: “Ma come hai fatto ad imparare il nostro dialetto in così breve tempo?” – Cosa volete che io risponda? Mi limito semplicemente a dire loro che è solo con l’aiuto del Signore che si possono compiere i miracoli… Come è vero quello che dice Gesù nel Santo Vangelo: Voi andrete nel mio nome, e nel mio nome maneggerete i serpenti, ed essi non vi morderanno; se berrete qualcosa di mortifero, io non vi farò morire…Parlerete ed io vi suggerirò quello che dovete dire e rispondere; non portate due bisacce,non due tuniche…Annunziate il Mio Regno…Parlerete di Me …ed io sarò sempre con voi, sino alla fine del mondo. Ho ricevuto anche una lettera dalla Suora Cunegonda dall’Amarica, dove mi dice di avermi scritto un’altra volta ed inviatomi del denaro per Messe. Io non ho ricevuto mai la sua precedente lettera e neppure il denaro; mi hanno poi scritto ed inviatomi gli auguri di Natale: Pugliesi Carmelina, Angelina di Motta S:Anastasia, Privitera Luigi di Ai S.Antonio, famiglia Lombardo di Aci S.Antonio, Padrino Giuseppe “Taddarita”, cugino Pellegrino Gaetano di S.Pietro Clarenza, Alfio Marino e famiglia, ecc.ecc. Caro papà mi chiedi se posso mandarmi i soldi che sono già pronti. Sì, puoi procedere. Invia i soldi al solito P.Carmelo Cintolo . Però scrivi il NUOVO INDIRIZZO, e cioè: Centro Missionario P.Paolo Manna,PIME – Viale Colli Aminei,36 (Parco Saia) – 80131 NAPOLI. Da oggi in poi è questo il nuovo indirizzo del detto P. Carmelo Cintolo. Fallo sapere anche agli altri. Mi si chiede ancora se ho ricevuto la precedente somma di L. 20.000. Sì mi è stato già comunicato. Attraverso la vostra lettera ho appreso che mi ha scritto Maria di Genia. Però io, sino ad oggi, non ho ricevuto la sua lettera. Fate sapere alle Signorine Giuffrida quanto segue. Ricevo, anche se con un poco di ritardo, quasi tutti i numeri di Famiglia Cristiana. E’ la rivista più attesa da me, P.Biffi e P.Biancat, l’ultimo arrivato. Specialmente il parroco se la legge da cima a fondo, con grande interesse e soddisfazione. Quindi ne usufruiamo un po’ tutti. Tante grazie alle donatrici. Continuerò, come è desiderato da loro , la celebrazione mensile di una S.Messa. Si noti che è molto importante specificare , nell’inviare i soldi a Napoli (col nuovo indirizzo), se si tratta di offerte di Messe o offerte libere. Non ho ricevuto, sino ad oggi, il calendario di Frate Indovino. Forse è andato smarrito o mi arriverà in seguito. IL MIO INDIRIZZO E’ SEMPRE LO STESSO E NON INTENDO AFFATTO CAMBIARLO. Ringrazio la nonna di Graziella, la quale mi inviato, assieme alle dette Signorine, la somma di L.2.000. Forse quando ritornerò le porterò un’altra collana. Questa volta si tratta di una collana filippina…più pesante della prima. Mia nonna Rosaria è ancora con la bocca aperta, e continua a chiedersi che razza di “nacchiri sunu chissà”! Questa volta non si tratta di naccheri, ma di …pietre. Pietre speciali: Ognuna è grossa quanto “nna cipudda addenti”. Poco fa sono ritornato da una escursione nella foresta. L’aria fresca sotto quei giganteschi alberi, un ruscello, gli uccelli, un silenzio delizioso, mi hanno fatto sognare e pensare a voi tutti . Ero solo. Mi sono ficcato sott’acqua: limpida, fresca e pura. Con un occhio sempre aperto, nel caso che dalla vicina foresta sbucasse fuori qualche animale. Niente. Bellissimo! Un godimento paradisiaco. Qui vorrei mio fratello Giuseppe. Qui è bello chiacchierare con le creature di Dio. Anche con bella filippina, adornata di fiori e di tanta gentilezza naturale. Aih! Dirà mio fratello Giuseppe, non lo gridare forte, altrimenti Marzocchio perde la…testa. Marzocchio solo?! Proprio nella foresta di trova Dio. Il frastuono delle città, con i suoi mille richiami al godimento proibito, qui non ha senso: non si trova. Ho raccolto queste poche foglioline e ve le ho mandate. Ricordatelo: mentre le raccoglievo, stavo pensando a voi. Adesso le avete nelle vostre mani e voi state pensando a me. La situazione della mia gente non è certo tanto consolante. Una buona parte di loro non ha nemmeno il riso quotidiano. Si nutrono di patate. E’ quasi normale che non abbiano i soldi per comprarsi il riso. Se lavorano, capita che non ricevono la paga anche per sei mesi consecutivi. Le compagnie di legname ritardano maledettamente nell’adempiere i loro doveri. Gazie a Dio noi non soffriamo per questa situazione. Soffriamo però nel vedere che la nostra gente soffre. Specialmente a Sirawai, la mia zona, si stenta a trovare anche un po’ di pesce fresco… Ci si rifugge a mangiare pesce salato. Qualche volta tocca anche a me assaggiarlo. Mi fa venire una sete da cammello. L’altro giorno mi sono trovato davanti ad un caso pietoso. Ero andato a Zamboanga City. Ad un tratto mi sembrava di non vederci chiaro… ma non c’era dubbio… Un ragazzone gironzolava nel porto completamente nudo. Chiedo spiegazioni. Poverino, l’unico paio di pantaloni che aveva, erano così mal ridotti che non coprivano neppure le parti di dietro e davanti…. Aveva tentato, lui stesso, di rattopparseli , ma senza alcun successo. Spontaneamente mi tolsi la camicia e gliela ficcai… Gli scendeva fin sotto le ginocchia. Sembrava “u zzi Vinniranu”. Si allontanò felice, con la mia camicia bianca…io potevo arrangiarmi sempre. Il Signore mi ha dato tanti amici e benefattori, che non mi fanno mancare proprio niente. Certo, prima di chiudere, non posso che ritornare alla lettera di Pippo. Ho molto gradita la loro fotografia. Primo piano: due bellissimi giovani: un corazziere e una graziosissima Grazia. Sullo sfondo: “nna casedda siciliana, china di fenu fossi”. Ai lati: l’inconfondibili piante di mandarino: “ E di luntanu venunu li furasteri a massa, dicennu la Sicilia cchi ciauru cca fa!” Spero di scrivere a Pippo, appena mi è possibile, anche perché dovrei rispondere qualcosa a quel simpatico di mio amico che è Marzocchio. Egli ha voluto aggiungere poche parole alla lettera di Pippo. Sono parole di un vero amico. Mi propongo di inviare al caro Marzocchio una bella fotografia di una bella filippina. Chi è tra voi che ha invidia ? Ho ricevuto sempre da Pippo una bella cartolina da Assisi, con i suoi saluti e quelli di Mons.Aluffi, il suo cappellano. Ormai debbo concludere. Sarei tanto felice che voi abbiate ricevuta questa mia presente. Momentaneamente qui non ci sono tifoni Speriamo che funzionino le linee aeree, così che voi possiate ricevere la mia corrispondenza ed io la vostra. Sono dispiaciuto di non aver ricevuto la lettera con la fotografia di Angela Stefania. Comunque, me ne manderete qualche altra mentre essa cammina. E le ultime mie parole: tanti e tanti baci a tutti. A te, cara mamma, che ti sforzi di scrivere qualcosa nelle lettere. Ma dimmi, usi già gli occhiali? A me sembra che la tua scrittura sale e scende: sembra a “strada du paialupu”!!! A te, cara nonna, che canti come un cardellino. A te, caro papà, infaticabile mio corrispondente. A voi tutti, miei fratelli, cognate,cugini, zia; a te, caro zio Salvatore, zia Rosa e Pippo; a voi tutti e a tutti i vostri amici, un abbraccio sempre caloroso. All’indimenticabile P.Lombardo e P. Marletta tutto il mio amore. A tutti quelli che vivono ad Aci Bonaccorsi a a S.Pietro Clarenza, giungano sempre sinceri i miei saluti. Ad amici ed altri sempre il mio ricordo. Ancora un abbraccio ed un bacio tutto speciale ai miei nipotini. Ancora un saluto a Compare Vincenzo e familiari tutti. Sempre vostro P.Santo. Pakigsulti ni Raul Godinez… Ania ako karon sa inyong atubangan aron akong pahalipayan. Nalipay akog dako nga kamong duha nabunyagan