Sabbia Bianca a Manila Bay

È in atto, nella baia di Manila, famosa per il suo tramonto, il progetto “sabbia bianca”. In termini più concreti è lo scaricamento sulle coste della baia di enormi quantità di dolomia frantumata esportata dalla cava di Pugalo nell’isola di Cebu.

Il 18 dicembre 2016, la Corte Suprema Filippina aveva  emesso un Mandamus sulla baia di Manila (GR 171947-48) ordinando a 13 agenzie governative di ripulire, riabilitare e preservare la baia di Manila, e ripristinare e mantenere le sue acque per renderle idonee al nuoto, alle immersioni in apnea e altre forme di ricreazione e alla riproduzione del pesce chanos chanos o bangus o specie simili.

Tuttavia a causa delle grossi capitali riservati al progetto di riabilitazione della baia, 906 milioni di dollari americani, (di questi ben 349 per depositare la sabbia bianca) diversi politici locali si sono infiltrati nel progetto e il ripristinino della vita marina è diventato un abbellimento sintetico che potrebbe deteriore nel tempo l’ecosistema della baia. Tra l’altro il progetto aveva come obiettivo il ripopolamento dei pesci nella baia nella quale pescano ancora centinaia di piccoli pescatori. Inoltre le sabbie quarzose, come la dolomia, sono potenti abrasivi e, se respirate per periodi prolungati, sono dannose ai polmoni e alla respirazione.

La baia di Manila è una delle più inquinate del sudest asiatico. Anni fa, le analisi fatte sul pesce acquistato nei vari mercati ittici lungo la baia di Manila hanno rivelato alti livelli di conservanti chimici chiamati parabeni e agenti antimicrobici come il triclosan provenienti da prodotti per la cura della persona.

In altre parole, l’abbellimento sintetico sembra lontano dall’essere una vera e propria riabilitazione. A meno che, l’obiettivo sia solo quello di nascondere anni di incuria con enormi quantità di sabbia bianca e nello stesso tempo arricchire chi già lo è.

Tra l’altro per ripristinare con successo la baia, il governo dovrà trasferire più di 200.000 famiglie che vivono da molti anni sulle coste della baia.

Nel frattempo, Il Dipartimento dell’Ambiente e delle Risorse Naturali (DENR) ha iniziato a coprire con sabbia bianca dolomitica il tratto di 500 metri di Baywalk sul Roxas Boulevard dietro il quale sorgono i più prestigiosi alberghi e condomini di Manila.

Pope Francis September Prayer

We are squeezing out the planet’s goods. Squeezing them out, as if the earth were an orange.

Countries and businesses from the global north have enriched themselves by exploiting the natural resources of the south, creating an “ecological debt.” Who is going to pay this debt?

In addition, this “ecological debt” is increased when multinationals do abroad what they would never be allowed to do in their own countries. It’s outrageous.

Today, not tomorrow; today, we have to take care of Creation responsibly.

Let us pray that the planet’s resources will not be plundered, but shared in a just and respectful manner.

No to plundering; yes to sharing.

(Each year, the World Day of Prayer for the Care of Creation is observed on September 1. The international celebration marks the beginning of the Season of Creation, which extends to 4 October, the feast of St Francis of Assisi, the patron saint of ecology.)