NATALE 2005
Pace e gioia nel Signore!
Buon Natale e felice Anno Nuovo.
Nasce per noi il Signore Gesù. Ancora una volta la sua luce risplende in un mondo di tenebre. Ma noi sappiamo che le tenebre non l’hanno vinto: risorto, egli è luce perenne per quanti l’accolgono. Che la sua luce risplenda in ciascuno di noi e ci faccia riposare nella pace di Dio. E noi saremo allora pace per tutti.
Questo Natale io sono in Italia. Dopo quattro anni sono tornato per un po’ di riposo e per qualche ritocco sanitario. Tornerò in missione il prossimo 4 gennaio.
Molti di Voi già sanno che la mia missione si svolge nella parrocchia di San Lorenzo Ruiz a Sampoli, nell’isola di Mindanao, nella provincia interna di Sibugay. Una parrocchia che comprende 17 villaggi, appartenenti a due comuni diversi, Siay e Diplahan, lontani da raggiungere. La popolazione dei villaggi varia dai 1500 ai 5000, con un totale di circa 30.000 abitanti. Eccetto una minoranza tribale, i Subanin, e alcuni musulmani, sono tutti cristiani di varie denominazioni: in rapporto alla totalità degli altri gruppi, i cattolici sono una minoranza.
La situazione economica è sempre molto precaria. La grande maggioranza della gente vive del lavoro stagionale nelle risaie, unica riserva, al tempo della preparazione del terreno, della semina e del raccolto. Pochi hanno piccoli appezzamenti di risaie in proprietà o in affitto. I grandi proprietari sono quasi tutti altrove.
In questa situazione, due sono i problemi più gravi: l’emergenza sanitaria e la scuola. Quasi nessuno può far fronte a una malattia che sia più di una semplice influenza. Anche perché nella zona non ci sono né ospedali, né dottori, né farmacie. E malattie gravi ce ne sono: specialmente malaria, tifo, tubercolosi. Noi aiutiamo il più possibile, specialmente i ragazzi delle adozioni e famiglie, ma non possiamo arrivare a tutti.
Anche la scuola fa problema per la maggior parte delle famiglie. Le scuole non mancano: nell’ambito della mia parrocchia ci sono 19 elementari e 5 High School; per il College invece devono andare nei grandi centri, con il problema anche del vitto e alloggio, oltre alle spese scolastiche. Per moltissime famiglie la scuola dei figli è un vero problema fin dalle elementari, specialmente se hanno figli che dovrebbero frequentare contemporaneamente elementari, High School e College. La spesa è elevata. Oltre alle varie tasse scolastiche, ci sono tante altre spese aggiuntive obbligatorie; basti pensare alle varie divise: per la scuola, per lo sport, per lo scoutismo, per le parate per il fine corso all’asilo, alla 3^ e 6^ elementare, all’High School, al College.
Data la situazione precaria, moltissime famiglie, se non aiutate, non mandano a scuola i loro figli o, dopo aver iniziato, li fanno smettere. Sia perché non hanno di che pagare le spese, sia perché hanno bisogno del loro lavoro a casa per sbarcare il lunario. Questo specialmente per l’High School. Al College, poi, solo pochi possono andare con il sistema di studio e lavoro, quando trovano lavoro nelle vicinanze del College. Noi stiamo aiutando molte famiglie, grazie alla generosità di tanti amici dei poveri. Sono circa 600 i ragazzi delle elementari che aiutiamo. Per l’High School, sosteniamo per le spese di scuola 90 giovani. In più, per i più poveri, abbiamo costruito degli ostelli vicino a 3 High School: vi ospitiamo 190 ragazzi e ragazze. Solo 30 di essi hanno il vitto dalla famiglia; agli altri diamo assolutamente tutto. Al College ne sosteniamo 52, a 30 dei quali dobbiamo dare anche vitto e alloggio.
Da questi cenni potete capire quanto sia prezioso il Vostro aiuto. E potete immaginare quanto sia grande la gratitudine di queste famiglie e specialmente dei ragazzi che amano veramente andare a scuola e sognano il diploma finale.
Quest’anno sono in Italia per Natale e non posso farvi arrivare in tempo i loro ringraziamenti e auguri: rimedierò, di ritorno, per la fine dell’anno scolastico.
A Natale la felicità dei ragazzi si fa maggiore, perché, a Vostro nome, diamo dei regali utili: vestiti, scarpe, magliette.
Spero di non averVi annoiato con questa mia lunga chiacchierata. Ma è per dirVi grazie con tutto il cuore. Grazie anche e vivissimi auguri a nome delle famiglie e dei ragazzi aiutati.
Padre Ilario Trobbiani