Father Ilario Trobbiani , Sampoli, Zamboanga Sibuguey
30 Thursday Apr 2009
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Father Ilario Trobbiani , Sampoli, Zamboanga Sibuguey
29 Wednesday Apr 2009
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Looc Chapel
28 Tuesday Apr 2009
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in27 Monday Apr 2009
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Il seme ci ricorda la nascita dell’umanita’ … e tuttavia non ci dice nulla della spiga !
26 Sunday Apr 2009
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in25 Saturday Apr 2009
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DabDab, Antique, Panay
24 Friday Apr 2009
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Siraway, Zamboanga del Norte
23 Thursday Apr 2009
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Barasanan, Antique, Panay
12 Sunday Apr 2009
Posted Kidapawan, PIME-Filippine
inCarissimi amici, parenti e familiari.
E’ venerdí Santo mentre scrivo. Abbiamo appena concluso la Via Crucis lungo le strade del nostro villaggio. Buona partecipazione di popolo. Quasi 2 ore sotto il sole del mattino. Seguendo i passi di Gesú. Ascoltando le sue parole ele nostre riflessioni. Sto aspettando il secondo nostro appuntamento nelpomeriggio, la celebrazione delle 7 ultime parole di Gesú dalla Croce, lalettura della passione dramatizzata dai giovani, la liturgia della Santa Comunionee l’adorazione della Santa Croce. Giorno di silenzio sullaterra. Ogni uomo e donna che si sente figlio e figlia del Dio vivente si fermaad ascoltare il cielo. Ascolta il suo Dio che dall’alto della Croce ha ancoraqualcosa da dire a tutti: VI PERDONO, VI AMO, VI ASPETTO!!!
Carissimi amici nella fede, quale dio é come il nostro Dio? Quale dio ama la sua creatura anche quando questa gli si rivolge contro, lo abbandona, lo accusa, lo inchioda aduna croce? Il nostro Dio ha voluto vincere la nostra morte con la Sua morte. Durantetutta questa quaresima abbiamo ascoltato la storia della nostra salvezza, abbiamo ripercorso l’itinerario di penitenza dei nostri fratelli al tempo diMosé. Abbiamo attraversato il Mar Rosso, abbiamo cambiato direzione, o almeno ci abbiamo provato, per poter entrare nella terra promessa da Dio fin dall’inizio della creazione e vivere con Lui. Siamo quindi giunti al culmine della celebrazione dell’amore di Dio per noi. Ascoltando, meditando, vivendo la passione di Cristo, cosa nasce nel nostro cuore? Quali sentimenti nascosti emergono? Oggi si celebra in tutto il mondo ilprocesso dell’ingiustizia. Gesú é il simbolo, é l’agnello, é la vittima innocente che viene sacrificataaffinche tutti abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza. Un innocente viene condannato a morte. Si usano menzogne, falsi testimoni, giudici corrotti, una giuria di parte; ci si serve anche di un popolo assetato di sangue. Si libera un assassino per crocifiggere un innocente. Mi chiedo quante volte questo sia capitato negli anni passati a milioni dinostri fratelli e piú drammaticamente quante volte oggi questo accada nella nostra societá che predica sempre piú l’uguaglianza, i diritti dell’uomo, la democrazia, la libertá, la dignitá di ogni uomo.
Cari amici, quante volte ancora oggi dobbiamo essere testimoni del processo dell’ingiustizia? La risposta potremo trovarla solo leggendo dentro al nostro cuore, al cuore di ciascuno. Spesso si prega o si fá pregare per la pace, per l’armonia tra i popoli, per il dialogo tra lereligioni, e per tante alter buone iniziative che dovrebbero abbattere i muridi divisione e silenzio. L’orgoglio, l’arroganza, l’aviditá, il successo ad ogni costo, il proprio conto in banca, continuano a procurare delle prove schiaccianti a favore dell’ingiustizia. Continuano a condannare l’innocente e aliberare l’assassino. Spesso ci giustifichiamo dicendo che noi non possiamofare nulla poiché il male é a livello mondiale, il male lo fanno gli altri e noi non siamo come gli altri. Noi siamo migliori. Cari amici, il male comincia nel cuore dell’uomo e se non siamo attenti a sconfiggerlo al momento giustodiventa padrone di casa. Quando pensiamo di aver vinto la guerra contro il male e ci sediamo, ci lasciamo andare, ci prendiamo il sacrosanto riposo, é proprio quello il momento in cui il male corre piú forte. Ci ha dato l’illusione di aver vinto la guerra ma in realtá abbiamo solo vinto una battaglia, e non é neppure quella decisiva. La pace, l’amore, l’uguaglianza, il diritto di ogni popolo, cultura e religione non sará mai una realtá fino aquando continueremo a portarci dentro questi sentimenti che ci illudono, ci ingannano, ci falsano la realtá a nostro personale vantaggio.
Il Venerdi Santo diventa allora lo specchio per ognuno di noi per guardare dentro il nostro cuore prima ancora che guardare fuori, gli altri, il mondo, sa societá, la chiesa. Gesú dalla Croce ci chiededi amare, di perdonare, di prendere Sua madre come nostra madre, di aiutarci avicenda, di essere come Lui.Oggi siamo tutti ai piedi della croce, alla scuola dell’amore divino, ascoltando le ultime parole di un Dio che muore innocente per amore. Quale altra scuola potrebbe essere piú efficace per far cambiare il nostro cuore? Quali parole potrebbero essere piú pesanti per operare un miracolo? Di cosa abbiamo ancora bisogno per orientare i nostri passi su quelli di Cristo? Carissimi amici, oggi il mondo non ha bisogno di tanti parlatori,urlatori televisivi, farisei del nostro tempo, ma di testimoni del Cristo sofferente per amore e vivente in eterno nella storia del mondo. Ogni giornosiamo chiamati a testimoniare con la vita e non con le parole, la vita di Cristo che abbiamo ricevuto nel battesimo. In quanti cristiani questa vita stanno ancora dormendo? Venerdí Santo. Giorno di silenzio. Giorno della vergogna degli uomini di fronte al loro Dio. Giorno del giudizio di Dio su ognuno. Giorno della misericordia divina su ogni peccatore. Oggi é il giorno per chiedere perdono e per dire grazie. Oggi é il giorno in cui si annuncia a tutti quanto Dio ci ami. Ma non finisce tutto qui. Si passa attraverso la sofferenza, attraverso il mar Rosso pergiungere alla terra promessa. La nostra si chiama Resurrezione. Gesú é risorto primo tra tutti coloro che credono. Gesú ci ha aperto la strada ancora una volta. Gesú é la speranza cristiana. Tutti siamo chiamati a vivere questa speranza. Carissimi amici nella fede in Cristo, guardiamo avanti con fiducia esperanza. Affidiamo tutto nelle amorevoli mani di quel Dio che non ci ha abbandonato quando noi lo abbiamo abbandonato. Di quel Dio che ci ha amato quando noi non abbiamo amato. Di quel Dio che ci ha dato la vita quando noi Gli abbiamo dato la morte.
Allora facciamo Pasqua,passiamo ad una nuova vita. Chiediamo a Dio di vivere dentro di noi. Di essereil Dio con noi. Di accompagnare ogni nostro agire e pensare. Di essere davverosuoi testimoni specialmente a quei fratelli che pensano di aver perso l’amicizia con il Padre. L’augurio allora di una lieta e Santa Pasqua giunga ad ognuno di voi. Sia l’inizio di una nuova esperienza di amore con Dio e con i fratelli. Sentiamoci uniti nella preghiera per ognuno e specialmente per coloro che si sentono vinti e vuoti di speranza. La Resurrezione di Cristo ci colmi di ogni benedizione.Buona Pasqua di pace a tutti!
Riconoscente, p.Giovanni.
11 Saturday Apr 2009
Posted Kidapawan, PIME-Philippines
inHe was caught in an wodden house under the fire of armed men at Crossing 125, la Esperanza, Tulunan. No way out just windows to look outside while men of the group of commander Bucay, who called themselves ‘brothers’, were burning his Honda motorcycle. It would have been better to call the police then rather to go there personally. But he said “I’ll go” and to say “I’ll go” in a time like that was like saying that you accept the risk of dusty roads, sweating, to be a foreigner, new words to learn, flip-flops at your feet, boiled rice, spies, armalites, soldiers, rebels, drunken people and paramilitary forces. He did not remain in the house with the wounded man he wanted to help. He came out at sunset and his solitary spirit was a good adversary. Good indeed if we are still remembering him until today.
10 Friday Apr 2009
Posted Filippine Eventi, Religion
inVenerdi’ Santo si celebra con processioni per le strade, via crucis e la commemorazione recitata della Passione chiamata il Senakulo. In alcune comunita’ alla processione partecipano anche i fedeli che si auto-flagellano, una pratica che resiste anche se e’ stata condannata molte volte dai vescovi filippini. Ogni comunita’, parrocchia e chiesa locale ha le sue varianti su come celebrare la giornata, in alcune, per esempio, si da piu’ enfasi alla ‘schiodatura’ e la deposizione del corpo di Gesu’che che alla crocifissione. Durante il giorno i negozi chiudono e le stazioni radio e televisive trasmettono solo meditazioni sulle Ultime Sette Parole di Gesu’ o film religiosi. Molti tuttavia preferiscono scalare le montagne come il monte Apo, la montagna di Mindanao di 3000 metri piu’ alta delle Filippine. C’e’ chi considera la sua cima come una Nuova Gerusalemme. Diversi, poi, si arrampicano in cima ad una montagna come gesto di sacrificio per poi attendersi in cambio benedizioni o miracoli, specialmente la cura delle malattie. Altri si mettono alla ricerca di grotte per ricaricare di potere i loro rosari oppure raccolgono erbe e radici per nuovi amuleti. Ma la maggior parte, soprattutto i giovani, si reca in altura il Venerdi’ Santo per respirare un po’ d’aria fresca e ammirare il panorama sottostante. I piu’anziani, che rimangono a casa incollati al ventilatore, ammoniscono i piu’ piccoli di non fare il bagno alle tre del pomeriggio, di non tagliarsi i capelli e le unghie e di non salire sugli alberi perche’ le ferite, anche piccole, contratte il venerdi’ santo fanno fatica a rimarginarsi. Infine non puo’ mancare la lotta dei galli in reverenza a quello di San Pietro.